

Dal 28 Apr 2017
Die Beautiful - Feff19
Dalle ore 19:45 alle ore 00:00
luogo: Teatro Nuovo Giovanni da Udine - Via Trento 4 - 33100 Udine (UD)
FAR
EAST FILM FESTIVAL 19 in collaborazione con FVG Pride presentano in
anteprima europea il film filipino DIE BEAUTIFUL (Morire da bella) del
regista Jun Robles Lana.
Trisha, una transgender filippina
(Paolo Ballesteros), muore improvvisamente proprio durante la sua
incoronazione a reginetta in un concorso di bellezza locale. Il suo
ultimo desiderio è quello di apparire ogni notte, durante la veglia
funebre, come una celebrità differente, ma il padre molto conservatore
(Joel Torre) vuole seppellirla come “suo figlio” (col nome di Patrick
Villar), per evitare il pubblico ludibrio. Agli amici di Trisha non
rimane che trafugarne il corpo e organizzare la veglia in una località
segreta. Trisha viene così trasformata
in modo da assomigliare a “tante diverse celebrità”, con un bellissimo
abito (disegnato dalla celebre costumista Mau Mau Zaldriaga/Eugene
Domingo!). Inoltre gli amici rievocano la vita coloratissima e
straordinaria di Trisha, che è stata figlio, sorella, madre, amica,
amante, moglie, e alla fine regina. Quante Trisha in una sola persona!
Die Beautiful è un puzzle sfavillante, finemente (de)costruito dal
regista Jun Lana, che evidenza gli aspetti più radiosi al pari di quelli
più cupi della vita randagia di Trisha, impegnata a diventare una
“Reginetta di Bellezza Totale”, nonostante la rigida opposizione del
padre conservatore. La sua vita non è tutta rose e fiori, mentre nella
vitta reale Trisha è vittima di diverse violenze, la sua “vera” vita è
tutta nelle sue fantasie, a metà tra Julia Roberts e Angelina Jolie... A
dispetto delle sue contraddizioni, Patrick è diventato davvero Trisha,
nel bene e nel male della sua breve vita.
Ancora una volta,
Jun Robles Lana sceglie un “diverso” come personaggio principale, dopo
l’attempato gay di Bwakaw e la sorprendente eroina di Barber’s Tale;
tutte persone che non si sentono a loro agio nel loro ambiente ma che
riescono a portare avanti la loro vita, pagandone il prezzo.
A
proposito del film, il regista afferma: “Ho sempre trovato ironico che,
nella maggior parte dei casi, per valutare la vita di qualcuno,
dobbiamo considerarla nel contesto della morte. È una vita tanto piena
di gioia e risate quanto costellata di dolore e sofferenza. Ma alla fine
spero che il pubblico capisca che, nonostante le tante circostanze
differenti, Trisha non è poi così diversa da noi – è un individuo alla
ricerca della felicità – forse solo un po’ più straordinaria e appena un
po’ più bella”.